domenica 20 dicembre 2009

ABBASSO IL NATALE!

Carissimi, si avvicinano le feste natalizia e io, che nei prossimi giorni sarò preso dalla ritualità di questo periodo, voglio congedarmi non con i soliti melliflui auguri, ma esprimendo la mia distanza dallo "spirito" normalmente invocato dai più in questa fase dell'anno. Lungi dal destare in me pensieri positivi, il Natale da anni mi suscita un profondo senso di malinconia. In tali occasioni infatti si evidenzia in maniera ancora più dolorosa la stridente distanza tra chi può godere e chi vive un'esistenza sofferente. Mentre in alcune case si consumeranno montagne di cibo superfluo lubrificate da vini più o meno ricercati, qualche clochard morirà assiderato e qualcun altro giacerà in un letto d'ospedale addobbato di tubi e dimenticato dal prossimo. E quanti bambini non riceveranno la visita di Babbo Natale e si chiederanno il motivo! A proposito di dimenticanze. Pochi di noi si ricorderanno esattamente cosa si festeggia a Natale. Festeggeremo la tavola, i regali incartati, le lucine colorate e un grasso signore vestito di rosso. E tutti ipocritamente a farci gli auguri. Fosse per me abolirei la festa del Natale. Solo i pochi rimasti a credere nel Divino dovrebbero in tutta discrezione recarsi nelle loro chiese per ricordare l'avvento di Gesù. Silenzio per gli altri! L'acquisto dei regali e lo spreco di cibo possono essere santificati in qualunque altro momento dell'anno.
Pace a tutti.

mercoledì 9 dicembre 2009

senza parole

Da un certo tempo i miei post si sono sempre più diradati. E che non trovo molti spunti su cui sproloquiare in questi giorni. Mi sembra che sopra e sotto il cielo sia grande la confusione. Nel mondo, precisamente a Copenaghen, in questi giorni i grandi (ma saranno grandi davvero?) della terra discutono e discutono se faccia o meno troppo caldo e se sia economicamente sostenibile fare qualcosa per raffreddare questo pazzo pianeta. In Italia un signore accusa il presidente del consiglio di essere colluso o qualcosa del genere con la mafia. Chi grida al complotto e chi dall'altra pretende immediate dimissioni. Intanto, nonstante l'avvio ufficiale del periodo natalizio, il paese affonda, un pò come quasi tutto il mondo, nella più drammatica crisi economica dal dopoguerra. A proposito del Natale, mentre in teoria si ricorda la nascita di un bimbo speciale, come al solito ci affanneremo a preparare una sontuosa abbuffata (almeno chi di noi avrà il privilegio di avere ancora una tredicesima degna di tal nome) da consumarsi in compagnia di uno spesso mal sopportato parentato. Tra grasse risate ci riempiremo lo stomaco di cibo superfluo e alla fine i nostri bimbi scarteranno qualche regalo. E come tutti gli anni della fine del natale rimarranno cumuli di spazzatura davanti ai cassonetti. Maleodoranti monoliti eretti in onore delle divininità del consumo. E intanto le uniche certezze ce le dovrebbe dare la scienza ufficiale. Una delle sue poche certezze e che siamo nati per frutto del caso, vivremo per mangiare, bere e in alcuni casi riprodurci e poi, destinati al declino psico-fisico moriremo per ritornare a essere polvere.
buon divertimento!