sabato 29 maggio 2010

le tasche degli italiani

Un pò di chiarezza... l'ultima manovra economica del governo in realtà non è completamente frutto del governo, almeno per ciò che riguarda il suo ammontare complessivo. Come viene ripetuto in continuazione dai media, i titoli del debito pubblico di alcuni paesi dell'area dell'euro sono sotto l'attacco degli speculatori. Per evitare che uno di detti paesi dovesse dichiarare fallimento alimentando ulteiori bolle speculative è stato istituito un fondo di salvataggio da attivare nei casi peggiori. La cosa di per sè è positiva in quanto tutti i paesi dell'area dell'euro hanno contribuito per questo primo intervento di solidarietà transnazionale. Il problema è che alla sua costituzione ha contribuito il Fondo Monetario Internazionale (FMI). Storicamente il FMI, quando sborsa o comunque mette a disposizione dei fondi richiede ai beneficiari misure di finanza pubblica così restrittive da atterrare intere economie per decenni! Anche stavolta quindi un organismo, mai liberamente eletto da nessuno, ha imposto a tutti i governi dell'europa (financo alla Germania!) di ridurre i disavanzi. Qui finisce il ruolo del FMI e inizia quello del nostro giverno. Con grande enfasi Mister B. ha detto che in un momento di crisi (ma allora la crisi c'era) "SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA". Ha inoltre aggiunto con altrettanto ardore "NON METTERO' LE MANI NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI". Analizziamo, alla luce dei provvedimenti annunciati, entrambe le affermazioni. Sul primo punto sembra bizzarro parlare di equità quando chi guadagna milioni di euro o è un evasore fiscale non pagherà per questa manovra neanche un centesimo in più. Il maggior sacrificio toccherà a quei grassi e perfidi fannulloni del settore pubblico a cui viene congelato lo stipendio per 4 anni!. Prendiamo per esempio il caso di un dipendente pubblico che percepisce 1.200 euro mensili (che pacchia!). Dopo 4 anni, in assenza di alcun incremento e ipotizzando una modesta inflazione annua al 2% (sperando che si mantenga così bassa!), si ritroverà con uno stipendio reale di appena 1.100 euro. Per quanto riguarda il secondo punto, quello del non toccare le tasche, nella manovra si prevede di tagliare le regioni per 10 miliardi in due anni. Considerando che diverse regioni hanno un bilancio già al collasso, questo significa che ci dovremo aspettare in molti casi corposi incrementi dell'Irpef addizionale regionale. Tale effetto aggraverà ulteriormente la situazione di quel fannullone di cui parlavo sopra. Caro Mister B. non mi sembra che i provvedimenti siano coerenti con le tue dichiarazioni. Una domandina: ma in un periodo di crisi una tassazione sui beni di lusso e un pò di recupero dell'evasione no?
ciao a tutti