mercoledì 20 luglio 2011

manovre e mercati

Buon giorno, siamo ovviamente tutti indignati per l'iniqua manovra fiscale appena varata che da qui al 2014 (chissà perchè quella data è ritenuta così cruciale?) ci succhierà circa 70 miliardi. Quest'ultimo atto politico probabilmente ha segnato la fine del periodo berlusconiano molto più della miriade di scandali e scandaletti anche a sfondo hot. Noi italiani sopportiamo tutto, tranne ciò che tocca i nostri portafogli. La manovra ha il fulcro della sua azione nel taglio delle molte detrazioni fiscali attualmente in vigore. Giusto per ricordarne alcune tra le più popolari: le detrazione sugli interessi pagati sui mutui ipotecare, quelli sulle spese mediche, quelli sulle rette degli asili nido e così via discorrendo. In pratica i soldi che i contribuenti recuperavano dopo aver affrontato tali spese si ridurranno del 5% nel 2013 e addirittura del 20% nel 2014. la manovra quindi colpirà il ceto medio-basso già in evidente difficoltà per la crisi economica internazionale degli ultimi anni. Ma aldilà dell'indignazione un pò di storia aiuta a capire quali sono le dinamiche che portano a situazioni come queste. Alcuni mesi orsono, in piena turbolenza finanziaria per le ben note vicende di Grecia, Irlanda e Portogallo, il nostro governo si accordò con il resto dei paesi dell'euro per varare un piano di tagli della spesa pubblica che da qui al 2014 avrebbe portato il bilancio del nostro stato in pareggio. La stima era tra i 40 e i 45 miliardi, un bel gruzzolo, ma in 4 anni l'impatto poteva non essere devastante. Il sistema bancario italiano si era dimostrato più solido della media dei paesi occidentali, il deficit nonstante la crisi non era esploso e i risparmi degli italiani, seppure erosi negli ultimi anni, risultavano tra i più alti in Europa. I commenti dei mercati erano tutti per lo più positivi nei confronti del nostro paese. Poi il vento è cambiato nelle ultime settimane. Un'ondata speculativa contro i titoli di stato italiani e le azioni delle nostre banche ha mutato completamente il punto di vista dei mercati finanziari. Si sono improvisamente ricordati che abbiamo uno stock di debito pubblico tra i più alti e che la crescita della nostra economia sembra strutturalmente modesta (entrambe le cose sono note da anni). Vale la pena ricordare che nel recente passato paesi come Portogallo e Irlanda, con una situazione debitoria migliore di giganti come USA e Giappone, sono stati costretti a ricorrere a aiuti internazionali per evitare la bancarotta. Il meccanismo è semplice: i fondi speculativi, che utilizzano strumenti derivati, colpiscono i titoli di stato di un paese portando i suoi tassi di interesse a un livello tale che il paese in questione non è più in grado di finanziarsi. E' come se il tasso che pagate sul vosto mutuo venisse improvvisamente portato per esempio al 15%! Probabilmente ciò vi porterebbe alla bancatrotta. Un attacco simile è iniziato nei giorni scorsi nei confronti del nostro paese e quale è stata la conseguenza? la manovra inzialmente di 45 miliardi è stata portata a 70 miliardi e approvata in tempi record. Il Berlusca è stato commissariato e messo in naftalina (ormai non parla più ci avete fatto caso?). Anche l'opposizione praticamente non ha fatto battaglia sulla manovra. Una domanda sorge spontanea: chi ha la sovranità ormai? Il popolo? il governo? o.....i mercati finanziari? Io un'idea ce l'ho... e voi?

lunedì 4 luglio 2011

yes we can - fine delle lacrime e sangue

E' tempo di finanziarie e di manovre fiscali e l'europa e i mercati finanziari, come ormai da molti anni, ci impongono rigore e sacrifici. In un modo o nell'altro ci verranno imposti tagli alla spesa pubblica e scelte dolorose....ma è realmente necessario o esiste un'alternativa? Oggi voglio essere tacciato di demagogia (che bella parola!) e voglio dire quello che per me è il nodo fondamentale delle nostre esangui finanze pubbliche: l'evasione fiscale. Secondo una stima che reputo per difetto, essendo stata redatta da Confindustria, l'evasione annua in Italia si aggira intorno ai 124 miliardi di euro. Avete letto bene....124 miliardi! Se ogni anno se ne recuperasse solo un terzo saremmo finalmente liberi dalla paura della finanziaria. Anzi ogni anno la legge finanziaria sarebbe una occasione per rilanciare nuove iniziative per la solidarietà, lo sviluppo e perchè no? anche per il miglioramento ambientale. Con 40 miliardi di euro all'anno in più, oltre a rimettere a posto i conti pubblici si potrebbero riparare le scuole che cadono a pezzi, eliminare le code e le inefficienze della sanità, aiutare i precari, finanziare la ricerca e...molto altro. L'Italia potrebbe finalmente mostrare il suo vero volto, quello cioè di uno dei paesi più ricchi del pianeta. Questa sarebbe una vera rivoluzione! Svegliamoci però...nessun governo che poi voglia essere rieletto porterebbe seriamente avanti una politica di lotta strutturale all'evasione. Una buona parte della popolazione italica preferisce sfrecciare in SUV, riempirsi di griffe, volare alle maldive e comprare 4 smart phones all'anno e poi magari lamentarsi perchè per una scintigrafia ci vuole un anno d'attesa, i figli non hanno la palestra a scuola perchè inagibile e la gente si ammazza in motorino perchè le strade sono piene di buche. Viva l'Italia!!