sabato 10 settembre 2011

la scuola - risparmiare sui libri

Buon giorno a tutti, in questo periodo ricomincia l'anno scolastico (io ho tre figli di cui due alle superiori) e si riprende con le polemiche. Ancora tagli per la scuola pubblica, i precari, la mancanza di strutture e ...... il caro libri. Su quest'ultimo punto ho avuto sempre qualche perplessità. Anche quest'anno spendero 500-600 euro per i testi dei miei figlioli. Per carità spendere per l'istruzione è sacrosanto ed è sicuramente meglio comprare libri che un inutile gadget elettronico....ma un tarlo mi assale. Perchè i professori si lamentano dei bassi stipendi e poi costringono ogni anno le famiglie a comprare libri nuovi perchè le vecchie edizioni non vanno più bene? I miei figli più grandi vanno nella stessa scuola (2 anni di differenza) eppure la più piccola non può usare i libri del fratello maggiore perchè ogni anno la lista dei libri viene rifatta (ma?). Spesso i professori catechizzano gli studenti sulle problematiche dell'ecologia e poi nei fatti determinano il più grande spreco di carta che si possa immaginare. Oggi non si possono più usare i libri usati (quindi vanno buttati se non si riesce a rivenderli), nè si usano più i quaderni, ma solo quadenoni (con il 30-40% di carta in più). Nonostante questa montagna di carta, le ricerche vanno fatte su internet (e poi stampate) con ulteriore consumo di toner inquinante. Io un'ideuzza l'avrei. Nell'era digitale, la montagna di carta potrebbe essere abbattuta con l'utilizzo di un e-book per ogni studente (per la spesa di circa 100 euro oltrettutto utilizzabile per più anni) che all'inizio dell'anno potrebbe essere caricato in poco tempo dei testi necessari., evitando tra l'altro file e perdite di tempo presso le librerie. Gli studenti non dovrebbero caricarsi di enorni e costosi zainetti, lo studio sarebbe più piacevole per queste generazioni ormai completamente digitalizzate e si otterrebbero cospicui risparmi di spesa e di consumo di carta! Fantscienza? forse....anche perchè le case editrici subirebbero un danno enorme!

sabato 3 settembre 2011

come sono diventato ricco!

Dal Corriere della sera:"Un italiano su tre dichiara al fisco meno di 15mila euro l'anno. Sopra i 75mila euro solo il 2% dei contribuenti. E la media nazionale? Non supera i 22mila euro (21.933 euro) di reddito. E ancora: il 78% degli italiani guadagna meno di 28mila euro all'anno. Non solo. L'inflazione pesa su ciascun cittadino come una "tassa" da 235 euro. Nella terza giornata dell'incontro nazionale di studi, le Acli (Associazioni cristiane dei lavoratori italiani) mettono a disposizione i dati inediti dei 730 del 2011." E così ogni anno quando escono le statistiche sulle dichiarazioni dei redditi un senso di ebbrezza mi assale..... con i miei circa 100.000 euro lordi appartengo all'1% degli italiani più ricchi. Non sono qui per lamentarmi certo! sarebbe un insulto ai precari e a chi, anche non precario non arriva alla tanto sospirata fine del mese. Certo però che almeno un dubbio sulla validità delle dichiarazioni dei redditi degli italiani mi viene..... A me, ad esempio non manca nulla, ma con moglie e tre figli a carico posso dire che in tanti anni di lavoro non sono stato capace di acquistare nemmeno un immobile (vivo in affitto nella periferia di Roma), ho una sola ottima auto (una grande punto) e il massimo delle mie vacanze è una (in alcuni anni di abbondanza due) settimana al mare in Abruzzo. Certo la mia casa è ben arredata. Prevalgono grandi firme come Ikea e Mondo Convenienza e il mio abbigliamento è ricercato (Carrefour). Ammetto che tutto questo lusso mi ha finora impedito di mettere da parte (il mio conto in banca oscilla regolarmente tra lo 0 e il - 3.000 euro). Comunque mi reputo strafortunato da un punto di vista economico. L'avere una vistosa busta paga mi permette di accedere velocissimamente a qualsiasi rateizzazione ogni volta che mi si rompa un frigo o una lavatrice. I milioni di precari non hanno neanche questo..... Però vedendo le statistiche un tarlo mi assale... Vedo che i gioiellieri dichiarano in media meno di 20.000 euro e mi chiedo come fa il gioielliere del mio quartiere con quella miseria a girare in Suv, vestire firmato e sia riuscito anni fa a comprarsi l'attico dello stabile accanto al negozio. Anche l'ottico del quartiere (gli ottici dichiarano un reddito medio poco più alto dei gioiellieri) recentemente ha comprato una Mercedes classe A alla sua consorte e le ultime vacanze le ha trascorse nei mari del Sud (non ricordo se alle maldive). Ma!!!!!!!!!!!!