Buon giorno, siamo ovviamente tutti indignati per l'iniqua manovra fiscale appena varata che da qui al 2014 (chissà perchè quella data è ritenuta così cruciale?) ci succhierà circa 70 miliardi. Quest'ultimo atto politico probabilmente ha segnato la fine del periodo berlusconiano molto più della miriade di scandali e scandaletti anche a sfondo hot. Noi italiani sopportiamo tutto, tranne ciò che tocca i nostri portafogli. La manovra ha il fulcro della sua azione nel taglio delle molte detrazioni fiscali attualmente in vigore. Giusto per ricordarne alcune tra le più popolari: le detrazione sugli interessi pagati sui mutui ipotecare, quelli sulle spese mediche, quelli sulle rette degli asili nido e così via discorrendo. In pratica i soldi che i contribuenti recuperavano dopo aver affrontato tali spese si ridurranno del 5% nel 2013 e addirittura del 20% nel 2014. la manovra quindi colpirà il ceto medio-basso già in evidente difficoltà per la crisi economica internazionale degli ultimi anni. Ma aldilà dell'indignazione un pò di storia aiuta a capire quali sono le dinamiche che portano a situazioni come queste. Alcuni mesi orsono, in piena turbolenza finanziaria per le ben note vicende di Grecia, Irlanda e Portogallo, il nostro governo si accordò con il resto dei paesi dell'euro per varare un piano di tagli della spesa pubblica che da qui al 2014 avrebbe portato il bilancio del nostro stato in pareggio. La stima era tra i 40 e i 45 miliardi, un bel gruzzolo, ma in 4 anni l'impatto poteva non essere devastante. Il sistema bancario italiano si era dimostrato più solido della media dei paesi occidentali, il deficit nonstante la crisi non era esploso e i risparmi degli italiani, seppure erosi negli ultimi anni, risultavano tra i più alti in Europa. I commenti dei mercati erano tutti per lo più positivi nei confronti del nostro paese. Poi il vento è cambiato nelle ultime settimane. Un'ondata speculativa contro i titoli di stato italiani e le azioni delle nostre banche ha mutato completamente il punto di vista dei mercati finanziari. Si sono improvisamente ricordati che abbiamo uno stock di debito pubblico tra i più alti e che la crescita della nostra economia sembra strutturalmente modesta (entrambe le cose sono note da anni). Vale la pena ricordare che nel recente passato paesi come Portogallo e Irlanda, con una situazione debitoria migliore di giganti come USA e Giappone, sono stati costretti a ricorrere a aiuti internazionali per evitare la bancarotta. Il meccanismo è semplice: i fondi speculativi, che utilizzano strumenti derivati, colpiscono i titoli di stato di un paese portando i suoi tassi di interesse a un livello tale che il paese in questione non è più in grado di finanziarsi. E' come se il tasso che pagate sul vosto mutuo venisse improvvisamente portato per esempio al 15%! Probabilmente ciò vi porterebbe alla bancatrotta. Un attacco simile è iniziato nei giorni scorsi nei confronti del nostro paese e quale è stata la conseguenza? la manovra inzialmente di 45 miliardi è stata portata a 70 miliardi e approvata in tempi record. Il Berlusca è stato commissariato e messo in naftalina (ormai non parla più ci avete fatto caso?). Anche l'opposizione praticamente non ha fatto battaglia sulla manovra. Una domanda sorge spontanea: chi ha la sovranità ormai? Il popolo? il governo? o.....i mercati finanziari? Io un'idea ce l'ho... e voi?
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i soldi i soldi i soldi.. chi ce l'ha ne vuole sempre di più.. non è un luogo comune: guarda quei tizi che ci governano che fanno un pranzo luculliano per 13€ o che hanno lo sconto per il cinema (e cito solo cose piccole, che se abolite non risolverebbero i problemi dell'Italia, ma che sono simboliche).. ma pure il cinema (che tanto nemmeno ci andate) vi dobbiamo pagare noi? la legge del denaro e quindi dei mercati finanziari (e comunque rimane l'equazione: berlusconi=denaro=compra consensi, voti e popolo) è quella che governa oggi il mondo.. secondo me, senza presunzione..
RispondiEliminaSono d'accordissimo (anche se in italiano non
RispondiEliminasi può dire) con te, grazie del commento Donatella.