giovedì 10 novembre 2011

Berlusconi game over

Come gia' avevo scritto questa estate (wow per una volta ho azzeccato una previsione! e vai con il superenalotto!) la stagione del signor B. è alla fine. Il pressing dei mercati finanziari è riuscita laddove opposizioni, sindacati, giornalisti e schiere di intellettuali avevano fallito....potere del denaro. Il nostro debito (che ricordiamo è pari al 120% di tutta la ricchezza che produciamo in un anno) è enorme, ma era enorme anche alcuni anni orsono. Ora però i mercati finanziari scoprono che la risoluzione del problema è urgentissima e che i nomali tempi di una crisi politica, così come previsti dalle democrazie di natura parlamentare (dimissioni, nuove consultazioni e, eventualmente, nuove elezioni) non sono accettabili. Buona parte della sinistra in questi giorni voterà favorevolmente provvedimenti che fino a pochi mesi (anzi settimane) fa avrebbe giudicato totalmente inaccettabili. Andando al di là della situazione italiana e non volendo focalizzarmi sull'epopea del signor B. (di cui non sono mai stato un fan) ricordo che in Europa incalzati dai mercati sono caduti i governi di Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna e ora Italia.... una rivoluzione! Come Marx mi viene da dire "c'è un fantasma che si aggira per l'Europa"; ma non è il proletariato....è una schiera di traders che, armati di mouse e telefono, decidono se un governo eletto dal popolo sia degno di proseguire il suo mandato.

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