martedì 22 settembre 2009

Ho ragione su tutto?

Mentre alla televisione durante un'interessante programma (Ballarò) assisto (per poco tempo in verità) all'ennesimo dibattito sulla legittimità dei comportamenti del nostro capo del governo mi viene in mente che la maggior parte delle persone che incontro si interessano solo a quello che rispecchia le loro convinzioni. La gente di sinistra legge giornali di sinistra, libri di sinistra, va a vedere spettacoli di sinistra e segue programmi di sinistra. Le persone di destra fanno di solito lo stesso (in modo speculare ovviamente!). I credenti (sempre di meno) vogliono leggere testi religiosi e magari ascoltano radio Maria. I non credenti (parlo di quelli militanti) sovente leggono cose avverse alla religione e ascoltano chi corrobora le loro idee. Insomma ho la sensazione che più che ad arricchirci di idee tendiamo a specchiarci in quelle che già abbiamo consolidato. Un pò come i bambini che tutte le sere reclamano la stessa favola perchè è la loro preferita. Da un pò di tempo ho voluto impormi una disciplina in merito proprio al tema della religione. Non mi definisco un credente in quanto per essere tale dovrei credere che esiste un Dio che ci ama e che c'è qualcosa dopo la morte. In realtà io non credo (o meglio non ho nessuna certezza), ma ho un disperato bisogno di sperare in tutto questo! Ho fatto questa premessa per dire che negli ultimi tempi mi sforzo di seguire dibatti e commenti di non credenti (a tale proposito segnalo l'ottimo sito dell'UAAR - Unione Atei e Agnostici Razionalisti). In realtà leggere e ascoltare questi temi provoca in me un grande senso di lacerazione e frustrazione. Mi chiedo spesso:"ma se persone più colte e intelligenti di me argomentano così bene l'impossibilità della trascendenza e illustrano in modo così lucido i danni che derivano dalla religione, perchè devo ostinarmi a perseverare nell'illusione, dettata dalla paura della fine di tutto, che possa esistere qualcosa di altro oltre a questo?". Nonostante l'angoscia capisco però che devo andare avanti con questa opera di etero-acculturamento. Non posso dirmi:"ho ragione su tutto!" e vivere tranquillo. Quindi invito tutti a sforzarsi ogni tanto di dare un'occhiata all'altra parte della barricata. Forse saremo meno sereni, ma magari impareremo meglio a difendere la libertà di tutti a dire loro opinione.

p.s.
Se qualcuno, per caso, avesse la prova incontrovertibile dell'esistenza di Dio è caldamente pregato di inviarmela. Mi risolverebbe tutti i problemi esistenziali. Pregasi astenersi nell'ipotesi opposta.

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