lunedì 2 gennaio 2012

Recessione...ricchezza e povertà

L'Italia si avvia a vivere un periodo, speriamo il più breve possibile, di recessione. Con questo brutto termine gli economisti indicano una fase in cui un paese riduce la sua produzione di ricchezza; in altri termini descrivono una situazione in cui si diventa nell'aggregato tutti più poveri. Come tutti i giorni ci ricordano i mass media i mercati hanno richiesto al nostro paese misure drastiche per ridurre il debito che nel nostro caso raggiunge l'enorme cifra di circa 1.900 miliardi di euro. La risposta del nostro governo "tecnico" è stata quella, tra le tante misure, di reintrodurre la tassa sulla prima casa (tra l'altro maggiorata rispetto al passato), allungare i tempi per il pensionamento e aumentare una serie di gabelle quali ad esempio quelle sui carburanti. Da uomo della strada mi sembra che gran parte delle misure prese abbiano o possano avere un effetto notevolmente recessivo. Non dimentichiamo che i parametri secondo cui viene universalmente valutato lo stato delle finanze di un paese è quello che vede il debito pubblico messo in relazione proprio con il PIL, ossia con la somma di tutta la ricchezza prodotta in un anno. Se si sta in recessessione e questa situazione viene aggravata proprio dalle misure volte a contenere il debito questo rapporto (debito/PIL) invece di migliorare peggiora con il rischio di rendere necessari nuovi interventi fiscali in una spirale che può portare alla distruzione di una economia. Ora io, da non professore, mi faccio due conti della serva..... Se è vero che in Italia il patrimonio della stato ammonta a svariate centinaia di miliardi (qualcuno stima addirittura a 1.500 miliardi) e quello privato a circa 9.000 (avete letto bene novemila!) miliardi, perchè per ridurre il debito non si è pensato di intervenire su queste due voci? Con una patrimoniale stile Svizzera dello 0,7% (ebbene si in Svizzera c'è la patrimoniale) e l'alienazione di parte del partimonio pubblico forse si sarebbe inciso di più sul debito senza colpire i piccoli cittadini con misure che ne deprimeranno ancor di più i consumi. Meditate gente.........

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