Buon giorno, inizio questo blog (ma che vuol dire?) con un pensiero semplicissimo: "che fregatura!". Si perchè, come meglio si capirà più avanti, penso che la mia generazione (sono nato in un'assolata giornata del maggio 1968) sia stata fregata, mettendoci molto del nostro, dagli eventi sociali che hanno caratterizzato l'ultima parte del tormentato ventesimo secolo. Andiamo un pò indietro nel tempo. La maggior parte di quelli che hanno grosso modo la mia età, dopo un'infanzia passata a scuola con la cartella (bada bene non lo zainetto) sulle spalle vedendo furia cavallo del west in tv e giocando immaginarie partite di calcio in un cortile mentre fuori i fratelli maggiori si divertivano a darsi mazzate talvolta mortali perchè uno era fascio e l'altro compagno (che bizzarria, magari in un contesto normale sarebbero stati amicissimi), hanno trascorso la loro gioventù nei favolosi anni 80'. Non lamentiamoci, per molti di noi è stata una pacchia. Negli anni dei paninari (tozzi per chi come me è di Roma), della Milano da bere e Happy Days, tutto semrava facile facile. Anni delle superiori passati a scervellarsi su come passare al meglio il tempo libero e soprattutto a cercare di capire come scardinare le difese dell'altro sesso. Il blocco sovietico andava evaporando e io come la maggior parte dei miei amici serbavo una visione assolutamente serena del futuro. Insomma si pensava che la nostra vita sarebbe stata una baldoria stile film di J. Fox. Dopo la maturità e il classico viaggio post esame (santa tessera ferroviaria interrail!!) sapevamo che con un minimo sforzo sui libri, una volta ottenuto il pezzo di carta, si sarebbero dischiuse interessanti prospettive. Così ci dicevano mamma tv e i più grandi e così noi credevamo. Intanto tra un esame e l'altro ci impegnavamo a organizzare innocenti zingarate e io trovavo anche il tempo di incontrare il grande amore della mia vita. Nel frattempo iniziano gli anni 90' e nel paese si comincia a respirare un'aria più cupa, ma noi facciamo finta di niente e andiamo avanti fiduciosi. Effettivamente dopo una buona laurea in economia e, diciamo la verità, una valida preparazione, riesco quasi subito a trovare un posto di lavoro in un grande ente di cui non faccio il nome (tanto chi se ne frega). Mica come i giovani d'oggi, a cui va tutta la mia solidarietà e a cui trovo veramente bieco si faccia la morale, che, dopo lauree, master e dottorati, si ritrovano in un call center. Comunque, preso dall'entusiasmo e pazzo d'amore, mi sposo e perchè no, subito un figlio. Io adoro i bambini e amo mia moglie alla follia. Si prefigurava una visione radiosa da famiglia barilla (ricordate lo spot dove c'è barilla, c'è casa?). Poi lentamente (ma tutto sommato in pochi anni) il declino. Sarà stato l'Euro, sarà stato l'avvento della Cina sui mercati globali, fatto è che la carriera si blocca con la prospettiva di rimanere quadro a vita: "sai sei ancora giovane e poi bisogna contenere i costi...in questa fase è tanto se uno conserva il posto di lavoro" (frasi di solito dette dai fratelli maggiori che, dopo essersi dati mazzate a fini politici, hanno ottenuto lauree spesso dubbie e poi hanno fatto rapide carriere). Il costo della vita intanto aumenta. Questo pensiero si fa ancor più pressante in questo momento in cui mi sto rollando una sigaretta con le cartine e ricordo che da povero studente fumavo le lucky strike. Il risultato e che arrivi a un punto in cui il chiodo fisso e: "bisogna guadagnare di più!!". Si, ma come? Con la carriera? Ma no te l'hanno spegato che è bloccata per il bene dell'umanità. Con un doppio lavoro? Magari, ma che si mette a fare uno pseudo economista rinco.. oltre gli anta e che oltretutto torna dall'ufficio mediamente alle 20 di sera. Con Internet? Diciamo la verita' i rinco... come me, anche se si atteggiano a super esperti non ci capiscono praticamente una mazza.
Insomma troppo giovani per contare un minimo in questo paese e troppo vecchi per fare qualcosa di nuovo. E la politica? Sarà, ma a me sembra che il declino sia andato avanti imperterrito con qualunque governo (madre! sono diventato qualunquista, beh almeno anche io ho il mio ismo come i fratelli maggiori). Qualcuno si riconosce in questo quadretto?
ciao e fatemi sapere.
Insomma troppo giovani per contare un minimo in questo paese e troppo vecchi per fare qualcosa di nuovo. E la politica? Sarà, ma a me sembra che il declino sia andato avanti imperterrito con qualunque governo (madre! sono diventato qualunquista, beh almeno anche io ho il mio ismo come i fratelli maggiori). Qualcuno si riconosce in questo quadretto?
ciao e fatemi sapere.
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